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01 Aprile 2019

Riconoscimento negozi e locali storici: nuova legge regionale 5/2019

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge regionale n. 5 del 4 marzo 2019 “Valorizzazione delle attività storiche e di tradizione (Modifiche alla l.r. 2 febbraio 2010, n. 6 - Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere)”.

Con l'entrata in vigore della l. r. 5/2019, il 23 marzo scorso, le proposte di riconoscimento di negozi e locali storici inviate ai sensi della Delibera di Giunta regionale del 20 gennaio 2009 n. 8886 non vengono più accolte.

In attuazione della l. r. 5/2019, la Giunta regionale stabilirà prossimamente i nuovi criteri e le modalità per il riconoscimento delle attività storiche e di tradizione.

Il presente provvedimento normativo ha l’obiettivo di riconoscere formalmente la rilevanza del patrimonio delle attività storiche e di tradizione e, in particolare, di poterle tutelare in modo più efficace, elevando a rango legislativo il percorso di valorizzazione già avviato a favore delle imprese storiche. Inoltre, la previsione legislativa può rendere continuativo e più incisivo il sostegno di Regione Lombardia, attraverso forme di incentivazione, agevolazione e sgravio fiscale.

Le variazioni più significative introdotte rispetto alla delibera precedente (d.g.r. n. 8886/09) prevedono:

  • riduzione a 40 anni della soglia di anzianità minima di attività;
  • attività esercitata senza interruzione di continuità;
  • estensione della tutela alle attività artigiane con vetrine poste su strada o situate al piano terreno degli edifici;
  • riclassificazione delle attività in tre tipologie: negozi storici, locali storici, botteghe artigiane, a loro volta distinte in sotto tipologie (storica attività, negozio/locale/bottega storica, insegna storica e di tradizione).

 

Si segnalano in modo particolare e importante le misure di sostegno economico a beneficio delle attività storiche riconosciute:

  • contributi a fondo perduto concedibili tramite l’emanazione di appositi bandi regionali;
  • criteri di premialità assegnabili nell’ambito dei bandi regionali relativi all’innovazione, valorizzazione e tutela delle imprese sul territorio;
  • agevolazioni per l’accesso al credito, da adottare anche attraverso convenzioni con le banche;
  • agevolazioni IRAP, traducibili in sgravi differenziati (esenzioni/riduzioni), da individuare con legge di stabilità dei singoli esercizi finanziari;
  • riduzione di imposte, tributi o tariffe comunali, da prevedere nell’ambito di accordi con i Comuni lombardi, sentite le Associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per i settori del commercio e dell’artigianato;
  • riduzione dei canoni di locazione relativi ai locali dove viene svolta l’attività, da concordare insieme ad ANCI e ai Comuni lombardi.  

 

Inoltre, la legge introduce disposizioni di salvaguardia e valorizzazione delle funzioni commerciali e artigiane iscritte nell’elenco regionale, quali:

  • sostegno alle imprese che assumono giovani attraverso l’utilizzo di contratti di apprendistato e che valorizzano l’alternanza scuola-lavoro allo scopo di garantire il passaggio generazionale e la trasmissione di impresa;
  • promozione nei circuiti turistici di un elenco delle attività storiche e di tradizione suddivise per aree territoriali;
  • forme di accompagnamento e percorsi formativi rivolti sia ai dipendenti che ai titolari che rafforzino il mantenimento della cultura e dell’identità dell’attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio lombardo.

 

E’ tuttora in corso la definizione delle singole misure da parte della Giunta regionale. Intanto, per la realizzazione di bandi dedicati, sono già stati previsti, con apposita modifica della norma finanziaria (Art. 156, commi 3 quarter e 3 quinqies), circa 2,8 MIL Euro per il triennio 2019-2021.  

La Regione ha già stabilito la prossima finestra di presentazione delle nuove candidature, che, in fase di prima applicazione della legge, sarà a partire dal 18 giugno e fino al 15 settembre 2019.