Commissioni di Vigilanza

Il nostro Codice di Autodisciplina - redatto con la CCIAA - norma il comportamento tra Imprese Associate (tra colleghi e verso i collaboratori) e nei confronti dei Consumatori. Sul rispetto del Codice e sull'utilizzo dei modelli contrattuali ad uso esclusivo dei nostri Associati operano le nostre Commissioni di Vigilanza: il Collegio dei Probiviri e la Commissione Vertenze.

L'organismo preposto alla valutazione delle controversie tra Associati e/o in presenza di un comportamento non conforme a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina e dallo Statuto è il Collegio dei Probiviri che svolge istruttorie, senza formalità di rito, e di conseguenza esprime un parere e propone al Consiglio Direttivo dell'Associazione  - o al Comitato Esecutivo (Giunta) - eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei Mediatori Associati coinvolti. Le istruttorie prevedono l'audizione delle parti con partecipazione delle stesse al procedimento in modo da garantire l'effettivo contraddittorio tra esse.

I compiti del Collegio dei Probiviri sono indicati nel nostro Statuto, oltre a quanto contenuto nel nostro Codice di Autodisciplina al quale tutti i nostri Associati sono obbligati ad attenersi.

In caso di vertenza inoltrata da un Cliente nei confronti di un Mediatore Associato lo svolgimento dell'istruttoria, sempre senza formalità di rito, compete alla Commissione Vertenze.

La Commissione, extragiudiziale e gratuita, è tenuta a valutare gli aspetti deontologici e professionali a prescindere da eventuali cause legali tra le parti; si riunisce sempre in presenza di un Legale e convoca gli interessati per una audizione, senza costi e senza vincoli di calendario o scadenze specifiche (nel senso che la Commissione si riunisce ogni volta che lo ritiene opportuno o che ha un certo numero di pratiche da esaminare) e si esprime in merito al comportamento degli iscritti anche in base a quanto previsto dal nostro Codice di Autodisciplina e dal nostro Statuto.

La Commissione può proporre, se del caso, al  Consiglio Direttivo dell'Associazione - o al Comitato Esecutivo (Giunta) - eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dell'Associato coinvolto. Lo Statuto prevede tre gradi di sanzione: deplorazione scritta, sospensione (con durata da uno a sei mesi) ed espulsione dall'Associazione.

Parallelamente la CCIAA di riferimento ha un Comitato di Vigilanza - anch'esso extragiudiziale e gratuito - che interviene sui Meditori in base a vertenze pervenute e che può applicare le sanzioni previste dalla Legge 39/89 (cancellazione, sospensione o radiazione dall'attività) o, in casi meno gravi, trasmettere un richiamo formale.

L'Associazione non entra nel merito delle questioni legali che devono necessariamente essere di competenza dei professionisti preposti, ma è deputata a dirimere le controversie che coninvolgono gli Associati.

I contenuti delle vertenze sono coperti dalla tutela data dalla Legge sulla Privacy. I verbali delle Commissioni Disciplinari sono riservati e ad esclusivo uso interno.